Registrazione del contratto di affitto: come e perché farla

Luca

Aggiornato il ago 22 • Tempo di lettura: 4 minuti

Quando si affitta un immobile per più di 30 giorni, la registrazione del contratto di locazione è obbligatoria.

Oltre a essere un obbligo, la registrazione di un contratto di locazione protegge il proprietario da eventuali responsabilità; cosí lo protegge per esempio in caso di danni all'immobile.

In questo articolo ti spieghiamo la procedura da seguire, i costi e cosa accade se decidi di non registrare un contratto d’affitto, o se lo fai in ritardo.

Perché è importante registrare un contratto di affitto

La legge prevede l’obbligo di registrazione da parte del proprietario, una prassi che gli consente di accedere ad alcuni vantaggi.

Infatti, registrando il contratto è possibile:

  • Evitare il pagamento di sanzioni, adempiendo agli obblighi di pagamento della tassa di affitto.
  • Accedere ad alcune agevolazioni fiscali, disponibili per alcune tipologie di contratto.
  • Stabilire a chi spetta pagare eventuali spese. In particolare, le spese di manutenzione ordinaria sono a carico dell’inquilino, mentre quelle di manutenzione straordinaria rimangono a carico del proprietario, e sono detraibili nella dichiarazione dei redditi.
  • Proteggiti legalmente in caso di mancato pagamento dell'affitto o danni alla proprietà avendo diritto alla fideiussione per l'affitto.
  • Risolvere legalmente eventuali controversie relative al deposito cauzionale.

Come registrare un contratto di locazione

Devi effettuare la registrazione di un contratto di locazione entro 30 giorni dalla data della stipula, in uno di questi due modi:

  • Rivolgendoti direttamente all’Agenzia delle Entrate.
  • Online, utilizzando l’apposita pagina web dedicata.

Come registrare di persona presso l’Agenzia delle Entrate

È possibile registrare il contratto di affitto direttamente presso la sede dell'Agenzia delle entrate della tua cittá.

La registrazione può essere fatta da te direttamente, in qualità di proprietario, così come dall'inquilino o da una terza persona.

Questi ultimi due soggetti, però, dovranno essere muniti di delega rilasciata tramite modulo di richiesta di abilitazione al servizio telematico Entrate.

Per la registrazione, che può essere contestuale o differita rispetto alla ricezione, è necessario disporre di:

  • Due copie del contratto, di cui almeno 1 originale.
  • La richiesta di registrazione (modello RLI).
  • Un elenco dei contratti di affitto da registrare (modello RR), in caso che siano più di uno.
  • I contrassegni telematici per il pagamento dell’imposta di bollo (ex marca da bollo), con data di emissione non successiva alla data di stipula, da applicare su ogni copia del contratto da registrare, del valore di €16 ogni 4 facciate scritte/ogni 100 righe.
  • La ricevuta di pagamento dell’imposta di registro effettuata con Modello F24 o dell’imposta sostitutiva, in caso di cedolare secca.

Per maggiori informazioni, consultare la pagina dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come registrare il contratto di affitto online

È possibile registrare il contratto di locazione anche online, tramite il sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate. In questo caso, dovrai essere in possesso di una delle seguenti credenziali

  1. SPID- Sistema Pubblico di Identità Digitale;
  2. CIE- Carta d’identità elettronica;
  3. CNS- Carta nazionale dei servizi.

Una volta effettuato l'accesso, troverai nella tua area personale l'applicazione RLI, che ti permette di registrare il contratto online.

Attraverso RLI web, ti sarà anche possibile estendere, modificare, risolvere o trasferire il contratto di locazione a un altro inquilino.

Una volta entrato nel sistema, dovrai compilare il modello RLI. questo si compone di 5 parti, da compilare in questo modo:

  • A - Dati generali: devi inserire i dati relativi alla tipologia del contratto e della persona (proprietario o persona delegata) che presenta la richiesta di registrazione.
  • B - Soggetti: inserisci i dati personali del proprietario e di tutti gli inquilini.
  • C - Dati degli immobili: devi scrivere qui i dati catastali dell’immobile oggetto del contratto di locazione.
  • D - Regime di tassazione: scegli il sistema di tassazione ordinaria o la cedolare secca.
  • E - Locazione con canoni differenti per una o più annualità: indica l’importo annuale del canone di locazione per tutti gli anni del contratto.

Le istruzioni di compilazione allegate ti aiuteranno ad inserire le informazioni corrette. In caso di dubbi, esiste un servizio clienti a disposizione.

Come registrare il contratto di affitto con cedolare secca

Puoi anche registrare un contratto di locazione con cedolare secca sia online, tramite il sito web dell'Agenzia delle Entrate, sia recandosi di persona presso l'ufficio dell’Agenzia.

Potrai ricorrere a questa opzione se rinunci alla richiesta di aggiornamento annuale del canone su base ISTAT, ad esempio.

Costi e tasse per la registrazione del contratto di locazione

Sono due le imposte da pagare per la registrazione di un contratto di locazione standard.

  • Contrassegno telematico (ex imposta di bollo)
  • Imposta di registro

Il Contrassegno telematico si paga online o presso le ricevitorie autorizzate ed è di €16 ogni 4 pagine o 100 righe di contratto. Ad esempio, se il contratto è composto di 5 pagine o è lungo 120 righe si dovrà pagare un totale di €32.

L’imposta di registro, invece, è pari al 2% del canone di locazione annuo, moltiplicato per gli anni di contratto. Per effettuare questo tipo di pagamento devi utilizzare un modulo F24.

L’imposta sostitutiva per contratto di affitto con cedolare secca è pari al 21% del canone di locazione annua. Anche questa si paga tramite modulo F24. In questo modo non dovrai pagare l’imposta di bollo e di registro.

Chi paga la registrazione del contratto di affitto?

Dipende. Nel caso del pagamento dell’imposta di bollo e quella di registro, il pagamento viene ripartito equamente tra proprietario e inquilino.

Invece, nel caso invece dell’imposta sostitutiva per cedolare secca, questa viene pagata esclusivamente dal proprietario.

Le sanzioni previste in caso di contratto d’affitto non registrato

La mancata registrazione di un contratto di affitto superiore a 30 giorni può comportare delle sanzioni amministrative.

Infatti, devi sapere che sono previste multe dal 120% al 240% della mancata imposta di registrazione.

In caso di ritardo, invece, la sanzione è più lieve, perché pari al 30% dell’imposta di registro dovuta.

Inoltre, non registrando il contratto potresti incorrere in un altro rischio: gli inquilini hanno infatti il diritto di reclamare l'affitto corrisposto per il periodo di mancata registrazione. Questo è possibile perché un contratto di locazione non registrato è considerato nullo dalla legge italiana.

Questo è un articolo a titolo puramente informativo. HousingAnywhere declina ogni responsabilità riguardante informazioni che potrebbero risultare inesatte o non aggiornate. Si consiglia di verificare le informazioni qui contenute presso gli enti preposti.

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