Affitti in Europa: le politiche abitative del Sud-Europa come modello di sviluppo per l’intero settore immobiliare

Affitti in Europa: le politiche abitative del Sud-Europa come modello di sviluppo per l’intero settore immobiliare

  • HousingAnywhere ha rilasciato il suo secondo Dossier di Politica Pubblica, il report annuale volto ad identificare i tre ostacoli chiave attuali per il mercato degli alloggi in affitto in Europa.
  • Nel documento emerge l'urgente necessità di affrontare e rispondere al rapido cambiamento delle preferenze abitative della generazione Z con un cambiamento di paradigma.
  • I Paesi dell'Europa meridionale, tra cui l’Italia, nell’ambito delle locazioni per studenti, si distinguono per il loro approccio proattivo nel mercato degli affitti, imparando dagli errori del Nord-Europa.

Milano, 15 febbraio 2024 - HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine, ha pubblicato la seconda edizione del proprio Dossier di Politica Pubblica, il report sulla valutazione e la regolamentazione delle politiche abitative europee. In questa edizione, risulta evidente la necessità di un cambio di paradigma incentrato sulla ricerca di "soluzioni abitative". Dopo la prima edizione del Dossier di Politica Pubblica dello scorso anno, l'attuale report mette in evidenza tre tensioni principali: la mancanza di una regolamentazione reattiva e flessibile, di un approccio olistico delle persone all'abitare e di collaborazione tra i potenziali fornitori di soluzioni. Tutte le precedenti hanno origine da uno stesso problema profondamente radicato: la carenza strutturale di offerta abitativa.

È possibile leggere il report completo in inglese qui.

1. La necessità di un quadro politico che promuova spazi flessibili e comuni

La propensione alla mobilità internazionale della Generazione Z e l'evoluzione delle esigenze della popolazione senior (65+ anni) rendono imperativo il passaggio a un'edilizia residenziale flessibile.

Gli investitori immobiliari hanno colto questo cambiamento nella domanda, con Paesi come la Spagna che hanno sperimentato con successo lo sviluppo di nuovi concetti abitativi come il co-living, ma la politica spesso non riesce a sostenere queste nuove tipologie abitative. Con l'aumento dei prezzi degli affitti nelle principali città europee a causa dello squilibrio tra la domanda crescente e la carenza di offerta, la necessità di politiche che incoraggino questi nuovi sviluppi è fondamentale. A tal fine, i responsabili politici dovrebbero riconoscere il giusto equilibrio tra incentivi e restrizioni per ottenere tre parametri chiave degli alloggi in affitto: disponibilità, accessibilità e convenienza.

Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere commenta: "Man mano che le esigenze e i desideri abitativi delle persone cambiano, emergono nuove tipologie abitative. Le innovazioni indotte dalla tecnologia accelerano i cambiamenti. Spesso, però, i cambiamenti reali non si riflettono nelle discussioni politiche. Non riuscendo ad adattarsi all'evoluzione dei bisogni della società, le politiche finiscono inavvertitamente per regolamentare una realtà obsoleta, perdendo così la loro efficacia e rilevanza primaria".

2. Riconoscere l'interconnessione tra alloggio e stili di vita

L’alloggio è un fattore importante, capace di influenzare in modo significativo le scelte che gli individui possono compiere in relazione ai propri obiettivi di studio e lavoro. HousingAnywhere evidenzia i casi di difficoltà sperimentati dai Paesi Bassi e dalla Germania, dove la scarsità di alloggi compromette fortemente lo stile di vita di coloro che decidono di spostarsi, come monito per gli altri Paesi a porre il tema dell’alloggio al centro delle loro politiche di internazionalizzazione, se vogliono attrarre e trattenere i talenti in modo sostenibile. Un approccio olistico con obiettivi condivisi in materia di alloggi tra aree politiche interconnesse può evitare di pensare in modo isolato.

3. Collaborare per un mercato degli affitti diversificato che soddisfi tutti i bisogni abitativi

Le politiche dovrebbero essere elaborate in modo collaborativo per promuovere la coesistenza di varie opzioni abitative, ottimizzando l'offerta per le diverse esigenze e necessità. Gli alloggi privati e pubblici in affitto, così come le case di proprietà, svolgono un ruolo complementare. Il report di HousingAnywhere evidenzia gli sforzi dell'Italia: mentre il Paese affronta le proteste studentesche contro l'aumento degli affitti, il governo mostra l'intenzione politica di espandere l'offerta di alloggi per studenti e incentiva gli investitori privati e i partenariati pubblico-privato.

HousingAnywhere sostiene una raccomandazione generale che serva da punto di partenza: Premere il pulsante di reset e spostare il paradigma dalla risoluzione dei "problemi abitativi" alla ricerca di "soluzioni abitative". Pur riconoscendo la complessità dell'edilizia abitativa e le sue interconnesse aree politiche, un cambiamento verso un approccio più interconnesso, collaborativo e olistico alle normative sull'edilizia abitativa aprirà senza dubbio la strada a soluzioni trasformative di fronte alle sfide abitative comuni.

È possibile leggere il rapporto completo in inglese qui.

A proposito di HousingAnywhere

HousingAnywhere è la piattaforma di affitto a medio termine più grande in Europa. Con l’acquisizione di Kamernet e Studapart l’azienda rappresenta tre brand in rapida crescita con oltre 30 milioni complessivi di visitatori unici all'anno, più di 160.000 proprietà in affitto e più di 100.000 talenti che cercano casa in affitto sulla base delle performance del 2022. HousingAnywhere aiuta giovani professionisti e studenti principalmente tra i 18 e i 35 anni, mettendoli in contatto con i proprietari di immobili privati. Attraverso una piattaforma tecnologicamente avanzata, gli inquilini prenotano soggiorni per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi fuori dal loro Paese di origine. Con sede a Rotterdam, HousingAnywhere opera nella maggior parte delle città europee e recentemente ha ampliato il suo business anche in alcune città chiave degli Stati Uniti, arrivando a stabilire la sua presenza in oltre 125 città. Guidata dalla missione di aiutare alle persone a vivere dove e come preferiscono grazie a un'esperienza di affitto flessibile, la scale-up tecnologica impiega 340 professionisti a livello globale.

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